22 Lug SEO Voice Search: come ottimizzare un ecommerce per la ricerca vocale
La SEO (acronimo di Search Engine Optimization) prevede la creazione di contenuti testuali, per agganciare le ricerche effettuate dagli utenti sul motore di ricerca. Si tratta di una disciplina che continua a evolvere, seguendo i cambiamenti tecnologici e la modifica delle abitudini degli utenti che effettuano le ricerche. Al giorno d’oggi, chi gestisce un’azienda online (in particolar modo, chi deve gestire un e-commerce) deve prendere in considerazione le nuove modalità attraverso cui gli utenti cercano informazioni su Google. È il momento di parlare della ricerca vocale.
SEO Voice Search, che cos’è
Grazie allo sviluppo tecnologico, da un po’ di tempo a questa parte è possibile effettuare ricerche su Google non digitando i tasti sulla tastiera, ma parlando. Basta tenere premuto il microfono posto nella parte destra della barra di ricerca e porre, a voce, la domanda su cui si desidera avere maggiori informazioni.
Come ottimizzare un e-commerce per la ricerca vocale
Con il rilascio sul mercato degli assistenti vocali (come Siri e Cortana), cambia anche il mondo della SEO e il modo stesso in cui gli utenti cercano informazioni sui vari motori di ricerca. Con lo sviluppo di questa tecnologia, che va di pari passo con la crescita del settore e-commerce, sarebbe un clamoroso errore non prendere in considerazione l’ottimizzazione SEO in ottica vocale.
Secondo alcuni dati riportati da Oberlo, circa il 70% dei consumatori preferisce condurre una ricerca tramite l’utilizzo della voce rispetto alla tradizionale forma che prevede la digitazione manuale. Un altro dato interessante riguarda la stima del numero di consumatori che negli Stati Uniti potrebbero fare acquisti partendo proprio dalla ricerca vocale: si parla di circa 33,2 milioni di consumatori, con una crescita del 3,5% rispetto all’anno precedente.
Chi gestisce un e-commerce dovrebbe quindi porsi il problema di come intercettare le ricerche effettuate con la voce, un aspetto che cambia radicalmente il modo stesso in cui vengono pensate (ed espresse) le domande poste dagli utenti sul motore di ricerca.
Cambiare il modo di intendere la ricerca
Il passaggio dalla ricerca “tradizionale”, ovvero fatta tramite l’inserimento di parole nella barra di Google dalla tastiera, alla ricerca vocale implica il cambiamento del modo stesso di intendere la ricerca. Il modo in cui gli utenti effettuano una ricerca digitando sulla tastiera del pc o dello smartphome, non è uguale a quella effettuata tramite una traccia vocale.
Ed è questa la prima considerazione da fare nell’ottica dell’ottimizzazione per la ricerca SEO vocale. Per intercettare una ricerca vocale, è necessario guardare la ricerca più come una conversazione che come l’inserimento di una serie di parole spesso slegate l’una dall’altra. Si ragiona quindi per frasi più lunghe, espresse in maniera naturale senza l’artifizio di una ricerca classica che il più delle volte è composta da termini messi uno dietro l’altro. Questo è il primo grande cambiamento da prendere in considerazione.
Conoscere il proprio cliente
Alla base di ogni strategia di marketing digitale, vi è un concetto: avere un’idea chiara su chi sia il cliente ideale (per gli addetti ai lavori, buyer persona). Solo partendo dalla creazione di questo profilo sarà possibile costruire una strategia efficace. Un concetto, questo, che assume ancora maggior importanza con la ricerca SEO vocale.
Con la ricerca vocale, infatti, il linguaggio diventa più naturale, le ricerche vengono effettuate con delle query che posseggono un tono da conversazione. Ecco perché è fondamentale, qui ancor di più che nella SEO “classica”, avere le idee chiare sulle persone a cui ci si vuole rivolgere. Per aumentare il traffico verso un sito e-commerce, l’ottimizzazione per la ricerca vocale non può prescindere da questo punto. Non si parla solo di considerare le abitudini del potenziale cliente, ma avere un’idea specifica sulle sue abitudini di acquisto, sui suoi bisogno e soprattutto sul linguaggio che utilizza per acquistare prodotti online.
Lettura consigliata: vediamo quali sono gli errori comuni nella creazione di una buyer persona.
Prendere in considerazione le parole chiave “naturali”
Nei primi anni in cui si è cominciato a parlare di SEO, le parole chiave che venivano ricercate erano quelle definite “secche”. Si parla quindi di termini specifici, con le keywords che venivano inserite nei testi che erano composte da una o due parole al massimo. Queste parole chiave “corte” non sono certo da abbandonare, ma al giorno d’oggi hanno una valenza minore rispetto alle keywords long tail (soprattutto con la ricerca vocale).
Le parole chiave a coda lunga presentano volumi di ricerca mensili sicuramente più bassi rispetto a quelle corte, ma permettono di intercettare la specifica esigenza dell’utente andando quasi a colpo sicuro. Per l’ottimizzazione di un e-commerce, in ottica ricerca vocale, va data minor importanza alle parole chiave corte per concentrare la propria attenzione sulle conversational keywords, che portano alla costruzione di un linguaggio naturale per i contenuti da pubblicare nelle pagine del negozio online. Il punto del discorso è chiaro: smettere di ragionare per parole chiave secche da inserire nel contenuto dove possibile, ma concentrarsi sulla costruzione di un linguaggio che risulti il più vero e genuino possibile e in cui siano inserite (senza forzature) le parole chiave a lunga coda che gli utenti usano per la ricerca vocale.
Spazio alla semplicità
Essere brevi, semplici, concisi, efficaci. Questi i punti chiave che possono fare la differenza per quel che riguarda la SEO voice search. Detto della naturalità del linguaggio da utilizzare, bisogna sottolineare anche quanto sia decisiva in tal ottica la capacità di costruire contenuti che siano di dare informazioni utili e rispondere, in modo semplice e veloce, alle domande/esigenze poste dagli utenti.
Ancor di più rispetto alla SEO che guardava solo alle ricerche effettuate tramite tastiera, con la ricerca vocale diventa impellente saper dare risposte esaustive e precise, con l’utilizzo di un linguaggio che non risulti artificioso. Le pagine di un e-commerce dovranno avere dei testi che riescano sì a intercettare le esigenze di un target selezionato, ma con un linguaggio che appaia più come una conversazione che come un vademecum sul come fare questo o quello. Unire l’efficacia e le profondità del contenuto all’essere brevi e chiari, questa la grande sfida che attende chi dovrà occuparsi della creazione dei contenuti.
Differenziare le ricerche desktop e mobile
Ci sono delle grandi differenze tra le ricerche che vengono compiute da desktop e da mobile. Ora che ci si sta muovendo verso una navigazione in gran parte effettuata da dispositivi mobile, occorre ragionare tenendo in considerazione questa differenza. In merito alla navigazione da mobile, c’è un altro concetto che entra prepotentemente in gioco: quello di ricerca locale (indispensabile per le attività commerciali che hanno un punto vendita fisico oltre a quello digitale).
Con l’utilizzo dei vari strumenti per la ricerca delle parole chiave disponibili online, sarà possibile non solo inserire filtri per definire l’intento di ricerca (essenziale soprattutto per la ricerca vocale), ma anche per differenziare le ricerche tra desktop e dispositivi mobile. Ragionando in quest’ottica, sarà possibile creare pagine web capaci di intercettare qualunque tipo di ricerca, con un occhio di riguardo per le ricerche locali.
Umanizzare le risposte
I motori di ricerca continuano nel loro processo di evoluzione con uno scopo preciso: rendere le risposte alle domande che vengono poste dagli utenti il più umane possibile. Tenendo conto di questo, così come della ricerca vocale che inizia a prender piede al posto di quella effettuata tramite l’inserimento a mano di una query nella barra di ricerca, appare evidente come bisogna ripensare la propria strategia SEO.
Cosa cambia per chi deve creare i contenuti per un sito web, in questo caso un e-commerce? Il SEO Copywriter deve avere la capacità di fornire valore (che significa dare informazioni utili) a quegli utenti che effettuano una ricerca, ma non con testi asettici composti da un improbabile agglomerato di parole chiave. Il contenuto dev’essere costruito come se ci fosse un vero e proprio dialogo con l’utente, con risposte efficaci esposte con un linguaggio semplice e soprattutto umano, distante da quell’aspetto asettico che troppo spesso trova spazio sui siti aziendali.
Conclusioni
In questo articolo abbiamo fornito alcune indicazioni per la SEO voice search, la nuova frontiera della SEO che segue l’evoluzione del motore di ricerca. Il tutto pensato in particolar modo per il settore commerciale, per l’ottimizzazione dei siti e-commerce per la ricerca vocale.
Per completare la strategia SEO, sarà necessario assicurarsi che il negozio online abbia tempi di caricamento bassi perché Google premia i siti veloci. In tal senso, la scelta di un servizio hosting performante diventa essenziale.