09 Set Ecommerce o marketplace: come scegliere?
Il commercio elettronico, ossia l’attività di vendita di prodotti o servizi all’ingrosso o al dettaglio attraverso canali digitali, negli ultimi anni ha trovato diverse soluzioni. Dalle più semplici e primordiali piattaforme di compravendita tra privati alle più recenti tecniche di social commerce, passando naturalmente per i marketplace. Con così tante opzioni a disposizione, spesso, può risultare difficile effettuare la scelta più adatta alle proprie esigenze: meglio una piattaforma proprietaria oppure una piattaforma condivisa come un marketplace? Per rispondere a queste, e ad altre domande, nell’articolo approfondiremo pregi e difetti di una e dell’altra soluzione, per consentire – se non altro – una scelta consapevole.
Le differenze tra ecommerce e marketplace
Prima di spiegare i vantaggi dell’ecommerce e dei marketplace è necessario chiarire la differenza fondamentale tra queste due soluzioni. Si tratta, infatti, di due modelli di business che presentano profonde differenze. Nel primo caso, si è proprietari di un vero e proprio negozio, in cui è possibile costruire il proprio ecosistema e un rapporto diretto con il cliente. Nel secondo, invece, ci si ritrova all’interno di uno spazio condiviso con altri venditori, di cui non si è proprietari, e dove occorre rispettare regole stabilite da terzi. È bene dirlo sin da subito: non esiste una soluzione migliore dell’altra, ma solamente una soluzione maggiormente adatta alle proprie esigenze. Stabilito questo, possiamo partire con i vantaggi dell’ecommerce.
I vantaggi dell’ecommerce: più relazioni e personalizzazione
L’ecommerce, come detto in precedenza, è la soluzione proprietaria che consente di avere il massimo controllo sul proprio negozio. Questo significa che è possibile personalizzare l’esperienza di acquisto dei propri clienti, strutturando tutto il processo secondo le esigenze del prodotto e del brand. Inoltre, è possibile restare al passo coi tempi, offrendo le tecnologie più moderne senza la necessità di attendere lo sviluppo da parte del marketplace. Tutto questo, ovviamente, ha un prezzo: lo sviluppo di una soluzione personalizzata richiede competenze che hanno un costo. Tale costo dovrà essere contemplato nello sviluppo del proprio piano di business.
Nel caso di una soluzione ecommerce, però, le politiche di prezzo sono a discrezione del venditore, poiché non devono sottostare alle politiche imposte dal marketplace. Questo significa anche che è possibile strutturare le promozioni liberamente, stabilendo percentuali di sconto in maniera autonoma. Per questo, potenzialmente, i margini di profitto sono più elevati. Anche perché, con una soluzione proprietaria non vi sarà l’obbligo di riconoscere percentuali di profitto al marketplace che ospita il brand. Questo può rivelarsi una carta vincente, specialmente quando i margini sulla vendita sono particolarmente ridotti, ma ha anche dei lati negativi.
L’altra faccia della medaglia, infatti, è la necessità di costruire una propria identità di marca, che ispiri fiducia e autorevolezza, anche attraverso la propria piattaforma. Per ottenere questo, pertanto, occorre sviluppare una strategia di marketing che sia in grado di raggiungere il proprio target di clienti, di convincerli della bontà del prodotto e della qualità del servizio offerto. Aspetto quest’ultimo non sempre facile da ottenere.
Da questo punto di vista, però, può aiutare la relazione diretta che è possibile sviluppare coi propri clienti. A differenza che con i marketplace, infatti, un ecommerce facilita il contatto col proprio target: a questi è possibile fornire una customer care immediata e personalizzata sui prodotti o servizi del brand.
Ultimo aspetto non trascurabile è la disponibilità dei propri dati. I marketplace offrono la possibilità di ottenere alcuni dati, ma la soluzione personalizzata offre anche la possibilità di raccogliere i dati maggiormente utili ad analizzare la situazione e a costruire la propria strategia di marketing.
I vantaggi dei marketplace: visibilità e semplicità di utilizzo
I marketplace, come abbiamo visto, sono una soluzione semplice e immediata per vendere i propri prodotti online. Dalla loro, a patto di scegliere tra quelli principali visitati ogni giorno da milioni di potenziali acquirenti, offrono il grande vantaggio di dare una grande visibilità ai prodotti del brand. Questo evidentemente non obbliga alla costruzione di una strategia di marketing orientata verso l’acquisizione di prospect. Allo stesso tempo, però, espone a una fortissima concorrenza, dove le politiche di prezzo sono determinate più dai competitor che da proprie scelte strategiche.
I marketplace, a differenza del semplice ecommerce, ispirano fiducia all’acquirente. Con milioni di transazioni, i clienti hanno la certezza di ricevere i prodotti acquistati, in tempi brevi e con un supporto cliente adeguato alle loro esigenze. Questo significa che non è possibile concentrarsi sui prodotti e sul brand, senza avere la necessità di costruire una reputazione dell’ecommerce.
Inoltre, i potenziali clienti conoscono bene le interfacce e le funzionalità dei vari marketplace. Pertanto non è necessario investire migliaia di euro in personalizzazioni della piattaforma, che è già pronta all’uso, spesso aggiornata con le ultime tendenze del settore. I venditori potranno concentrarsi sul business, godendo della semplicità di utilizzo e di analisi. Come detto in precedenza, i marketplace offrono una visione semplificata dei dati, che, in mancanza della necessità di costruire strategie di marketing avanzate, consentono di avere sotto controllo il proprio business senza doversi districare tra tabelle pivot e file complicatissimi. Questo consente di scalare con semplicità, anche grazie alla logistica interna che offrono alcuni marketplace.
In generale, come abbiamo visto, non esiste una soluzione migliore dell’altra. Gli ecommerce offrono grandi opportunità di offrire un’esperienza di acquisto unica, a patto di uno sforzo iniziale gravoso. I marketplace, invece, consentono di avere da subito grande visibilità, ma con limitazioni rispetto alla piattaforma che resta di proprietà di terze parti. La scelta, pertanto, deve essere oculata, tenendo presente di tutte le variabili in gioco.